Paletti meno rigidi sull’appalto integrato, che torna possibile in alcuni casi, innalzamento della soglia per l’aggiudicazione in base al prezzo più basso (da 1 a 2 milioni di euro), posti riservati alle PMI negli appalti sotto il milione di euro: sono alcune delle modifiche del Correttivo Codice Appalti, approvato in via definitiva dal Governo giovedì 13 aprile. Un testo in 131 articoli di modifica al Codice Appalti (in vigore dal 19 aprile 2016), elaborato al termine di un lungo lavoro di consultazione con tutti gli stakeholder (a partire da imprese, associazioni edilizia, professioni, Autorità anticorruzione), in base ai pareri espressi (come da procedura, per un dlgs attuativo di una delega) da commissioni Parlamentari, Consiglio di Stato e ConferenzaStato Regioni.
Il correttivo ripristina la possibilità di assegnare congiuntamente progettazione e realizzazione lavori in una serie di casi: innanzitutto, per tutte le opere con progetto preliminare o definitivo approvato entro il 19 aprile 2016 (quindi, precedentemente all’entrata in vigore del dlgs 50/2016, ovvero il nuovo codice degli appalti), per le opere considerate urgenti, anche nei casi (prima esclusi) di appalti ad alto contenuto tecnologico, beni culturali, manutenzioni.
Attenzione: in questo caso (aggiudicazione in base al prezzo più basso), è previsto il divieto di apportare modifiche da parte di chi esegue i lavori (in pratica, va seguito il progetto esecutivo), e ci sono clausole antiturbativa per escludere proposte con ribassi superiori o inferiori alla media.
- costo manodopera, va individuato per calcolare la base d’asta;
- rating d’impresa (da chiedere all’Anac) non più obbligatorio ma opzionale, ma premiato da specifico punteggio in sede di offerta.
FONTE : PMI