Le detrazioni per ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica vengono confermate anche per il 2018 con le aliquote al 50% e 65% (ed alcune varianti per quanto concerne le caldaie), mentre vengono rinforzate le agevolazioni per le opere antisismiche e viene introdotto un nuovo beneficio fiscale al 36% per la riqualificazione delle aree verdi private (giardini e terrazzi). Vediamo con precisione come cambiano le detrazioni fiscali con la Legge di Stabilità 2018.
Bonus verde
Innanzitutto, la nuova agevolazione sulle aree verdi private, prevista dal comma 12 della manovra: è una detrazione al 36%, valida per il solo 2018, su un tetto massimo di spesa pari a 5mila euro per unità immobiliare, e riguarda i lavori di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
La detrazione si applica anche ai lavori effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, sempre su un tetto massimo di 5mila euro per ogni unità abitativa. E’ ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Spetta al singolo condomino, per la quota a lui imputabile. L’agevolazione riguarda anche progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Il pagamento deve avvenire con strumenti tracciabili.
Ecobonus
L’ecobonus sulla riqualificazione energetica, che come detto resta al 65%, viene però ridotto al 50% per acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, schermature solari, generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento UE (direttiva 811/2013). Se l’efficienza della caldaia e inferiore, la sostituzione non è agevolata.
La detrazione sale al 65% se invece contestualmente alla caldaia di classe A vengono installati sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, oppure per l’installazione di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
Infine, l’ecobonus al 65% viene esteso anche a micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, a specifiche condizioni (risparmio di energia primaria pari al 20%), e con valore massimo della detrazione di 100mila euro.
Ristrutturazioni e Mobili
Il bonus edilizia sulle ristrutturazioni è anch’esso prorogato al 31 dicembre 2018 nell’attuale misura del 50%, fino a una spesa massima di 96mila euro. Stesso discorso per il bonus mobili, che è quindi utilizzabile per l’intero 2018 al 50%, fino a un tetto massimo di 10mila euro, solo per gli arredi e gli elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione agevolata.
Sisma
Per quanto riguarda il sisma bonus, agevolazione per lavori su parti comuni degli edifici condominiali all’80% se gli interventi determinano il passaggio ad una classe di rischio inferiore, all’85% per il passaggio a due classi di rischio inferiori. Tetto di spesa 136mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.
Segnaliamo l’estensione della possibilità di cedere il credito corrispondente alla detrazione a tutti gli interventi di riqualificazione energetica (non solo a quelli effettuati sulle parti comuni del condominio).
Fonte: PMI e Legge di Bilancio 2018