Per parlare di manutenzione dei dispositivi di protezione individuale è necessario innanzitutto dare qualche coordinata di riferimento normativa.
Il Capo II del Titolo III del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro precisa chiaramente gli obblighi del datore di lavoro in merito alla scelta del DPI, alle condizioni in cui devono essere utilizzati e ai requisiti necessari.
Insomma i dispositivi di protezione individuale non solo devono garantire la protezione del lavoratore, ma devono mantenere tale capacità per tutto il periodo del loro impiego. Ed è evidente che i dispositivi devono essere adeguatamente mantenuti in stato di efficienza anche attraverso specifiche procedure e processi controllati.
DPI ANTICADUTA
Riguardo ai dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto possiamo fare specifico riferimento ad una norma: la norma UNI EN 365 .
Questa norma è la versione ufficiale della norma europea EN 365 e specifica i requisiti generali minimi per istruzioni per uso, manutenzione, ispezione periodica, riparazione, marcatura e imballaggio dei DPI.
La norma EN 365 stabilisce dunque che ciascun DPI anticaduta sia sottoposto a regolare manutenzione ed ispezione periodica e che siano effettuate le adeguate riparazioni:
Manutenzione: serve a mantenere il dispositivo in condizioni di funzionamento sicuro per mezzo di azioni preventive quali pulizia ed adeguato immagazzinamento
Ispezione periodica: si intende l’attività da condurre con regolare periodicità (almeno ogni 12 mesi) prevedendo un’approfondita ispezione del DPI per verificare la presenza di difetti.
Riparazione: attività svolta qualora insorgano dubbi o conclamati malfunzionamenti del DPI.
Specifichiamo e sottolineiamo che la manutenzione e il controllo devono essere svolti unicamente dalla persona competente per le riparazioni,preventivamente autorizzata dal fabbricante, in conformità alle istruzioni da esso impartite.
Inoltre è importante ricordare che, nel caso dei DPI anticaduta come richiesto dalla EN 365, la “persona competente dell’ispezione periodica” deve:
– essere in grado di identificare e valutare l’entità dei difetti;
– avviare l’azione correttiva da intraprendere;
– avere la capacità e le risorse per fare ciò.
APVR
Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie (APVR) viene indicato che “si deve predisporre un programma di manutenzione degli apparecchi in funzione del tipo, dell’ambiente di lavoro, delle condizioni lavorative e dei rischi presenti. Tale programma dovrebbe comprendere:
1) l’ispezione per l’accertamento di eventuali difetti;
2) la pulizia e la disinfezione;
3) la manutenzione generale;
4) la documentazione delle attività e il mantenimento della documentazione;
5) l’immagazzinamento”.
Inoltre i dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie “devono essere ispezionati dopo ogni impiego. Infatti la procedura di manutenzione degli APVR prevede:
1) pulizia;
2) disinfezione;
3) preparazione per un reimpiego;
4) prove del corretto funzionamento a intervalli stabiliti;
5) verifica a intervalli stabiliti”.
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