Può succedere che certe volte gli obiettivi non siano efficaci in quanto non sono organizzati in maniera S.M.A.R.T.
Cosa vuol dire innanzitutto fissarsi un obiettivo?
Bisogna avere chiaro il nostro fine, stabilire lo scopo dell’azione in questo modo potremmo riuscire ad organizzare le nostre iniziative in un modo adeguato.
Seguire gli step sopracitati vuol dire sicuramente che abbiamo fissato un buon obiettivo?
NO. Perchè sia tale deve esser S.M.A.R.T., questo acronimo creato da Peter Drucker nel suo libro The Practice of Management (1954) sta per:
- Specific. L’obiettivo fissato deve essere specifico, chiaro e non vago. É meglio stasbilire obiettivi come aumentare la vendita del prodotto o far frequentare almeno un corso di formazione ad ogni collaboratore: sono obiettivi precisi.
- Measurable. L’obiettivo deve essere misurabile, ciò permette di capire se il risultato atteso è stato raggiunto o meno ed eventualmente, quanto si è lontani dalla meta. Un esempio potrebbe essere: aumentare la vendita del prodotto dl 15%.
- Achievable. L’obiettivo deve essere realizzabile date le risorse e le capacità a propria disposizione. Esso non deve essere impossibile da raggiungere perché altrimenti potrebbe rischiare di ridurre la motivazione, ma al tempo stesso deve essere stimolante. Bisogna tenere conto delle capacità che ogni individuo ha ed essere consapevoli che un’attività che viene svolta in mezza giornata da un collaboratore esperto richiederà più tempo ad uno inesperto.
- Realistic. Un obiettivo deve essere stimolante, ma anche realisticamente raggiungibile date le risorse e i mezzi a disposizione. Obiettivi troppo lontani dalla realtà finiscono con il non essere presi troppo in considerazione poiché scoraggianti.
- Time Related. L’obiettivo deve essere basato sul tempo, cioè occorre determinare il periodo di tempo entro il quale l’obiettivo deve essere realizzato. Come detto in precedenza può essere stabilito un tempo entro il quale effettuare l’aumento del 15% di quel prodotto. Ciò serve a rendere misurabile l’obiettivo stesso e ad evitare che, mancando un riferimento temporale, venga considerato non urgente e messo in fondo alle cose da fare. Inoltre, ciò permette di distribuire al meglio il tempo rispetto alle attività da svolgere.
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