Oggi, solo il 40% degli oggetti elettronici che finiscono nella spazzatura viene riciclato. Infatti, il resto viene smaltito nelle discariche, spesso in quelle dei Paesi in via di sviluppo. Questo ha un forte impatto sull’ambiente che rischia di aggravarsi ulteriormente visto l’aumento previsto del 70% entro il 2050, dei rifiuti creati nell’UE.
Nelle raccomandazioni approvate dall’Eurocamera nel corso dell’ultima plenaria, ci sono obiettivi vincolanti sulla “impronta ecologica” dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti.
Lo scopo è fermare e diminuire gli sprechi di risorse ed energetici.
Il “right to repair”, ossia il diritto alla riparazione degli oggetti venduti sul mercato, si abbina ad una serie di standard volti a rendere i prodotti più sostenibili partendo dalla loro progettazione, a fronte del ben noto fenomeno dell’obsolescenza programmata.
Di conseguenza deve diventare chiaro che ciò che buttiamo non deve generare un rifiuto ma un nuovo prodotto.
lo scorso 25 novembre il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione in questo senso, ovvero nell’ottica di garantire ai consumatori lo smontaggio, la riparabilità e l’allungamento della vita utile dei prodotti elettrici ed elettronici, accogliendo così le indicazioni contenute nel Nuovo piano d’azione per l’economia circolare dell’11 marzo 2020.
Ne parla anche il blog di Beppe Grillo con un post di Ilaria Fontana: “Riparare gli oggetti e i beni durevoli si può e conviene, sappiamo infatti molto bene ormai che i rifiuti sono una vera risorsa soltanto quando non vengono generati”. Per questo è stato depositato alla Camera un progetto di legge che punta a: “arginare la produzione di rifiuti semplificando definizioni e procedure; creare un mercato di pezzi di ricambio; organizzare un sistema capace di intercettare beni riparabili anche nei centri di raccolta comunali; creare una rete di offerta di riparazione sul territorio, anche a livello regionale”.
–> IL NUOVO PIANO D’AZIONE PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
L’80% dell’impatto ambientale dei prodotti è determinato nella fase di progettazione
IL FUTURO? RIPARARE e PROGETTARE NUOVI PRODOTTI RECUPERANDO MATERIALI GIA’ UTILIZZATI.
I deputati sottolineano che l’attuale economia lineare “prendi-fai-smaltisci” deve essere trasformata in
un’economia veramente circolare, basata su una serie di principi chiave come la prevenzione degli sprechi e
la riduzione dell’uso di energia e risorse.
I prodotti dovrebbero essere progettati in modo da ridurre i rifiuti, le sostanze nocive, l’inquinamento, e proteggere la salute umana.
I vantaggi per i consumatori di un’economia circolare dovrebbero essere chiariti, affermano.
Obiettivi vincolanti sulla “impronta ecologica” dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti per ogni categoria di prodotto immessa sul mercato dell’Ue per prevenire scarti e ridurre l’utilizzo di risorse e energia.
Per questo motivo ti proponiamo:
- Piani di azione
- Piani di comunicazione
- Life cycle assesment
- Key Circular Index
E tanto altro per aiutare le aziende in questo momento di transizione
È GIUNTO IL MOMENTO DI AGIRE
Potenza, convinzione e visione si fondono con la creatività imprenditoriale. È giunto il momento di REINVENTARE.
Ci saranno nuovo obblighi e le domande dell imprenditore dovranno essere:
- Quale beneficio ne posso trarre?
- Quale beneficio posso offrire a me e agli altri?
Non esitare a CONTATTARCI, saremo a tua disposizione per aiutarti nell’impostare il tuo LCA _ LIFE Cycle Assessment
Nel frattempo abbiamo preparato per te un evento legato proprio al RIUSO, all’ECONOMIA CIRCOLARE e alla SOSTENIBILITA’ , quella vera, quella che unisce i suoi tre pilastri : AMBIENTE, ECONOMIA, SOLIDARIETA’
Un bellissimo momento di condivisione, MERCOLEDI 24 FEBBRAIO alle h 20.30 dedicato ad un materiale ed un progetto nobile : IL SUGHERO
“Di me non si butta via niente. Non sono mai stato e non sarò mai un rifiuto. Divento ogni volta una cosa diversa e naturale; borse, scarpe, pannelli isolanti, rivestimenti per barche e piscine, tappi per bottiglie. Poi rinasco. All’infinito.“
Unisciti in ZOOM ai Silent Earth Warriors e a TAPPODivino per conoscere questo fantastico progetto di sostenibilità e solidarietà
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