L’economia Italiana ed Europea sta diventando sempre più un economia circolare ma nel rispetto del green.
Come già affrontato nei post precedenti, sono previsti crediti d’imposta e contributi a favore dell’acquisto di materiali riciclati e sulla riduzione della plastica nel mercato.
In questo contesto si inserisce il credito d’imposta per l’acquisto l’acquisto di materiali di recupero.
Da lunedì 21 febbraio ci sarà il via libera alla presentazione delle domande per richiedere questo contributo sotto forma di credito d’imposta.
Il contributo spetta a tutte le imprese che hanno acquistato prodotti e imballaggi derivati da materiali di recupero negli anni 2019 e 2020.
Con il Decreto del 14 dicembre 2021, il Ministero della Transizione Ecologica ha chiarito quali sono i requisiti e le certificazioni necessarie per attestare la natura ecosostenibile dei prodotti e degli imballaggi per l’accesso all’agevolazione:
- gli imballaggi primari e secondari ottenuti dalla raccolta differenziata della carta;
- gli imballaggi primari e secondari derivanti dal riciclo dell’alluminio;
- i prodotti finiti ottenuti riciclando gli imballaggi in plastica;
- gli imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002.
COSA PREVEDE IL CREDITO D’IMPOSTA PER ACQUISTO DI MATERIALI DI RECUPERO
Il credito d’imposta per l’acquisto di materiali di recupero è pari al 36% delle spese sostenute negli anni 2019 e 2020 per l’acquisto di prodotti e di imballaggi di recupero, fino ad un importo massimo per anno di 20.000 euro per impresa beneficiaria, nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuna annualità.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Le domande dovranno essere presentate solo in forma telematica, tramite la piattaforma informatica Invitalia PA Digitale utilizzando l’identità SPID.
Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per il 22 aprile 2022.
In allegato il facsimile dei moduli per la presentazione della domanda:
UTILIZZO DEL CREDITO D’IMPOSTA
Il Ministero ha a disposizione 90 giorni di tempo dalla presentazione della domanda per dare l’esito e l’eventuale imposto riconosciuto. Esso potrà essere utilizzato in compensazione di F24.
Ricordiamo che questo credito non concorre alla formazione dell’imponibile ai fini del IRAP e imposte sui redditi.
Fonte Ministero della Transizione Ecologica
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