NUOVO CODICE APPALTI: TESTO DEFINITIVO

NUOVO CODICE APPALTI: TESTO DEFINITIVO

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Il Consiglio di Stato ha reso disponibile lo Schema del nuovo Codice dei contratti pubblici, elaborato da Palazzo Spada e trasmesso al Governo il 7 dicembre 2022.

Lo schema trasmesso tiene conto dei lavori del Tavolo Tecnico congiunto tra il Consiglio di Stato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Consiglio Superiore LLPP) e le altre amministrazioni interessate e rimesso al Governo per le proprie determinazioni.

Il testo è lungo 194 pagine (208 erano le pagine della bozza circolata ad ottobre) e contiene 229 articoli, al posto dei 230 della precedente bozza.

L’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti con i relativi allegati è prevista per il 1° aprile 2023.

Lo scopo è quello di scrivere un codice “che racconti la storia” delle procedure di gara, accompagnando amministrazioni e operatori economici, passo dopo passo, dalla fase iniziale della programmazione e progettazione sino all’aggiudicazione e all’esecuzione del contratto.

STRUTTURA

Un testo suddiviso in 5 libri:

  • Libro I – Dei principi, della digitalizzazione, della programmazione e della progettazione
  • Libro II – Dell’appalto
  • Libro III – Dell’appalto nei settori speciali
  • Libro IV – Delle concessioni e del partenariato pubblico-privato
  • Libro V – Del contenzioso e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Disposizioni finali e transitorie

Ognuno dei quali suddiviso in parti, titoli e capi.

PUNTI FONDAMENTALI

I 4 punti fondamentali su cui si basa il nuovo Codice degli appalti sono:

  • semplificazione e accelerazione delle procedure;
  • digitalizzazione di tutti i passaggi burocratici;
  • tutela dei lavoratori e delle imprese.

L’obiettivo finale del testo è

favorire una più ampia libertà di iniziativa e di auto-responsabilità delle stazioni appaltanti, valorizzandone autonomia e discrezionalità (amministrativa e tecnica) in un settore in cui spesso la presenza di una disciplina rigida e dettagliata ha creato incertezze, ritardi, inefficienze“.

NOVITA’

Rispetto alla bozza circolata ad ottobre:

  • conferma novità già apportate su livelli di progettazione (due),
  • conferma BIM,
  • conferma Responsabile unico di progetto (RUP),
  • conferma appalto integrato ed equo compenso,
  • introduzione della relazione introduttiva,
  • introduzione del testo a fronte con il d.lgs. 50/2016 attualmente in vigore e 35 nuovi allegati.

La relazione illustrativa è una sorta di ‘guida’ ai singoli articoli del Codice e per l’applicazione degli stessi: di fatto, si tratta di uno strumento attuativo perché spiega come si applicano le norme.

Nel testo sono presenti novità su criteri ambientali minimi (CAM), clausole sociali e scorporo del costo del lavoro al minimo ribasso.

Particolarmente rilevante è inoltre l’innalzamento, da 150 mila a 500 mila euro, della soglia sotto la quale i comuni possono affidare lavori anche senza la qualificazione della stazione appaltante.

Fonte Ingenio

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