L’imballaggio riveste un ruolo cruciale nella protezione e trasporto delle merci, rappresentando nel tempo un’importante attività economica nell’Unione Europea (UE).
Tuttavia, le divergenze normative tra gli Stati membri creano ostacoli al pieno funzionamento del mercato interno degli imballaggi.
Per questo motivo, già nel 1994 è entrata in vigore la Direttiva 94/62/CE che mira ad armonizzare le misure nazionali relative alla gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio e a promuovere il riutilizzo, il riciclo e altre forme di recupero dei rifiuti di imballaggio, anziché il loro smaltimento finale, nell’ottica di contribuire alla transizione verso un’economia circolare.
La Commissione UE ha adottato una nuova proposta di Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio, che modifica normative esistenti e abroga la Direttiva 94/62/CE.
Inoltre, si mira a ridurre i rifiuti di imballaggio pro capite del 15% entro il 2040, attraverso la riduzione del peso e delle tipologie di imballaggi non necessarie, l’aumento del riutilizzo e livelli minimi più elevati di materiale riciclato.
ALCUNI KG DI RIFIUTI
Ogni paese europeo genera in media 177 kg di rifiuti di imballaggio all’anno, contribuendo a un totale di 79,3 milioni di tonnellate.
Il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzati nell’UE sono destinati all’imballaggio, con produzione di emissioni di CO2 equiparabili a un paese medio-piccolo dell’UE.
Se non interveniamo, i rifiuti di imballaggio potrebbero aumentare ulteriormente del 19% entro il 2030.
Il nuovo Regolamento sugli imballaggi, mira ad affrontare i rifiuti da imballaggio in costante crescita e la frustrazione dei consumatori.
NUOVO REGOLAMENTO IMBALLAGGI
Il nuovo Regolamento impone alle aziende di proporre una percentuale dei loro prodotti in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili. Alcuni imballaggi monouso saranno vietati, e l’etichettatura sarà standardizzata e universale in tutta l’UE. Test di trasportabilità garantiranno anche il riutilizzo, mentre le aziende dovranno rispettare requisiti specifici se coinvolte nella produzione di imballaggi alimentari.
In sintesi, il nuovo Regolamento sull’imballaggio mira a gestire la crescente problematica dei rifiuti di imballaggio e a soddisfare le esigenze dei consumatori, promuovendo un approccio sostenibile e circolare.
ULTIME NOVITA’
Il 18 dicembre 2023, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il proprio orientamento generale sul regolamento degli imballaggi, con l’obiettivo di ridurre e prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio.
Questo testo, attualmente soggetto a negoziati con il Parlamento europeo, presenta obiettivi più ambiziosi, ma introduce anche alcune flessibilità per gli Stati membri.
Le principali novità del testo del Consiglio includono:
- Obiettivi di riduzione dei rifiuti di imballaggio: Il testo propone obiettivi di riduzione basati sulle quantità del 2018, con una previsione del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. Questi obiettivi saranno soggetti a revisione da parte della Commissione otto anni dopo l’entrata in vigore del regolamento.
- Imballaggi riutilizzabili e obiettivi di riutilizzo: Il testo introduce obiettivi di riutilizzo per specifici tipi di imballaggi, stabilendo un numero minimo di rotazioni. Gli imballaggi in cartone sono esentati da tali requisiti.
- Riciclabilità degli imballaggi: Il testo impone che tutti gli imballaggi immessi sul mercato siano riciclabili, con l’ulteriore condizione, a partire dal 2035, che i rifiuti di imballaggio siano raccolti separatamente, selezionati e riciclati su larga scala.
- Contenuto minimo riciclato: Il testo mantiene gli obiettivi principali del 2030 e del 2040 per il contenuto minimo di materiale riciclato negli imballaggi in plastica.
- Imballaggi compostabili: Il testo stabilisce che le bustine di tè e le etichette adesive su frutta e verdura debbano essere compostabili, dando agli Stati membri la possibilità di richiedere la compostabilità di altri imballaggi in condizioni specifiche.
- Deposito su cauzione (DRS): Il testo prevede che entro il 2029 gli Stati membri debbano garantire la raccolta differenziata del 90% annuo di bottiglie di plastica monouso e contenitori metallici per bevande mediante sistemi di restituzione con cauzione (DRS). Esenzioni sono previste per gli Stati membri con un tasso di raccolta differenziata superiore al 78% raggiunto nel 2026.
- Divieto degli imballaggi monouso: Il testo concede agli Stati membri la possibilità di stabilire esenzioni “in determinate circostanze, anche per i prodotti ortofrutticoli biologici”.
- Vino, cartone, frutta e verdura: Il testo introduce esenzioni specifiche per determinati imballaggi, come il vino, il cartone e gli imballaggi di frutta e verdura fresca.
- Sostanze chimiche nocive: Il testo rafforza i requisiti relativi alle sostanze nocive negli imballaggi, prevedendo l’indicazione in etichetta e richiedendo una relazione sulla presenza di sostanze preoccupanti da parte della Commissione.
Fonte TUV
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