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Novità Normative: La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e le Implicazioni per le Aziende

Tempo di lettura: 2 minuti

Recentemente, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in sede preliminare, lo schema di decreto legislativo per il recepimento della Direttiva (UE) n. 2022/2464, nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

Questa nuova normativa, che sostituirà la precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD), introduce obblighi più stringenti di rendicontazione sulla sostenibilità per le aziende, estendendoli gradualmente anche alle PMI, con esclusione delle microimprese.

La direttiva mira a promuovere la trasparenza e la divulgazione delle informazioni relative agli impatti ambientali e sociali delle attività imprenditoriali.

Obiettivi della CSRD

La CSRD ha l’obiettivo di:

  1. Rafforzare gli obblighi di reporting: Le aziende dovranno adottare standard comuni europei (ESRS) per la rendicontazione di sostenibilità.
  2. Migliorare la trasparenza: Informazioni dettagliate e standardizzate permetteranno agli investitori e agli stakeholder di avere un quadro chiaro e comparabile delle performance di sostenibilità delle aziende.
  3. Coinvolgere tutte le grandi imprese e PMI quotate: Inclusi i gruppi aziendali e le imprese di paesi terzi, escludendo solo le microimprese.

Principali Cambiamenti

  1. Ampliamento dell’ambito di applicazione: Gli obblighi di rendicontazione riguarderanno tutte le grandi imprese e le PMI quotate, oltre alle imprese di paesi terzi comparabili secondo la normativa UE.
  2. Standard comuni europei (ESRS): La rendicontazione dovrà essere conforme agli standard elaborati dall’EFRAG e adottati dalla Commissione Europea.
  3. Assurance dei dati: Le rendicontazioni di sostenibilità saranno soggette a vigilanza e dovranno essere accompagnate da un’attestazione di conformità rilasciata da revisori legali.

Applicazione Graduale e Contenuti della Rendicontazione

L’implementazione della CSRD sarà graduale, iniziando dal 2025 per alcune tipologie di aziende e raggiungendo piena operatività entro il 2029. La rendicontazione dovrà includere informazioni dettagliate sulle strategie aziendali, gli impatti ambientali e sociali lungo l’intera catena del valore, e il ruolo degli organi di amministrazione nella gestione delle questioni di sostenibilità.

Coinvolgimento dei Lavoratori e Vigilanza

La normativa prevede il coinvolgimento attivo dei rappresentanti dei lavoratori nel processo di rendicontazione, assicurando che le preoccupazioni dei dipendenti siano prese in considerazione. Inoltre, la vigilanza e l’attestazione della conformità saranno suddivise tra il MEF e la CONSOB, garantendo un controllo rigoroso e dettagliato delle informazioni di sostenibilità.

Conclusioni

L’introduzione della CSRD rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e responsabilità delle aziende riguardo ai loro impatti ambientali e sociali. Per le aziende italiane, sarà fondamentale adeguarsi a questi nuovi requisiti, adottando pratiche di rendicontazione più dettagliate e conformi agli standard europei.

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