Scopri tutto sulla scadenza per l’iscrizione al RENTRI e come evitare pesanti sanzioni. Preparati in tempo e mantieni la tua azienda in regola con le nuove normative.
A meno di 5 mesi dalla scadenza per l’iscrizione obbligatoria al RENTRI (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti), le imprese del settore devono adeguarsi al nuovo sistema digitale.
Il DECRETO 4 aprile 2023, n. 59 stabilisce l’obbligo di iscrizione per tutte le aziende coinvolte nella gestione e nel trasporto dei rifiuti, con l’obiettivo di migliorare il monitoraggio e la sostenibilità ambientale.
Cos’è il RENTRI e Perché è Importante?
Il RENTRI è un sistema digitale che consente di monitorare in tempo reale la movimentazione e la gestione dei rifiuti.
Sostituendo il vecchio sistema cartaceo, il nuovo registro garantirà una tracciabilità completa per ogni fase del ciclo di gestione dei rifiuti.
Questo non solo aumenterà la trasparenza, ma ridurrà i rischi ambientali e permetterà un controllo più rigoroso da parte delle autorità.
Per un maggior approfondimento, ti consigliamo di leggere il nostro articolo RENTRI: NUOVO REGISTRO SULLA TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI
Cosa Cambia con l’Introduzione del RENTRI?
Il passaggio al sistema digitale implica una revisione delle procedure aziendali.
Ogni movimentazione di rifiuti deve essere tracciata digitalmente, riducendo la possibilità di errori e semplificando le verifiche da parte degli enti preposti.
Le imprese devono garantire che tutti i documenti siano aggiornati e che il personale sia formato sull’uso del nuovo sistema.
Chi Deve Iscriversi al RENTRI?
L’iscrizione al RENTRI è obbligatoria per le seguenti categorie di imprese:
- enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti
- produttori di rifiuti pericolosi
- enti o imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale
- commercianti e intermediari;
- i consorzi istituiti per il recupero di e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti
- produttori di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e dalle attività di recupero rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e trattamento delle acque, rifiuti da abbattimento fumi con più di 10 dipendenti.
Obblighi e Tempistiche
Entro 5 mesi dalla pubblicazione del decreto, le aziende saranno chiamate a iscriversi al nuovo registro e a implementare il sistema di tracciabilità digitale per la gestione dei propri rifiuti.
L’iscrizione al RENTRI non sarà immediata per tutti, ma è prevista una fase di graduale attuazione, con specifiche scadenze entro le quali le imprese dovranno completare la registrazione:
- Dal 15 Dicembre 2024 al 13 Febbraio 2025 -> Gli enti o imprese produttrici iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti;
- Dal 15 Giugno 2025 al 14 Agosto 2025 -> Gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 e fino a 50 dipendenti compresi;
- Dal 15 Dicembre 2025 al 13 Febbraio 2026 -> Gli enti o imprese produttori iniziali di soli rifiuti speciali pericolosi con un numero di dipendenti inferiore o uguale a 10;
I produttori di rifiuti speciali pericolosi non rientranti in organizzazioni di ente e impresa sono tenuti a iscriversi al RENTRI a decorrere dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026, a prescindere dal numero di dipendenti.
Per approfondire IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA RENTRI: Nuove Modalità Operative
Come Iscriversi al RENTRI?
L’iscrizione al RENTRI deve avvenire esclusivamente tramite il portale integrato nella piattaforma dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
Questa operazione deve essere effettuata da uno o più rappresentanti dell’azienda, utilizzando strumenti di autenticazione digitale. È fondamentale che la posizione di rappresentante sia confermata, ad esempio, dalla visura camerale.
Durante la registrazione, il sistema eseguirà controlli incrociati per verificare i requisiti tramite il Registro delle Imprese.
I dati saranno importati da varie banche dati, permettendo di completare il profilo. Il rappresentante potrà anche aggiungere altre persone (definite “utenti”) per svolgere le operazioni necessarie sulla piattaforma.
Durante la fase di iscrizione, saranno richiesti il pagamento dei diritti di segreteria e un ulteriore contributo. Negli anni successivi, entro il 30 aprile, sarà necessario corrispondere un contributo annuale:
- Diritti di segreteria -> € 10,00
- Contributo annuale primo anno -> da € 15,00 a € 100,00 in base alla classe di utenti
- Contributo annuale primo anno -> da € 10,00 a € 60,00 in base alla classe di utenti
Sanzioni e Conseguenze del Mancato Adeguamento
La mancata iscrizione o il mancato adeguamento alle nuove disposizioni entro la scadenza dei 5 mesi comporterà sanzioni significative stabilite dall’art. 258 del D. Lgs. 152/2006.
In particolare:
- La mancata tenuta del registro di carico e scarico (art. 190, c. 1) comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 a 10.000 euro. Per i rifiuti pericolosi, la sanzione varia da 10.000 a 30.000 euro e può includere la sospensione da un mese a un anno della carica del responsabile.
- La mancata comunicazione (Legge 25 gennaio 1994, n. 70) è punita con una sanzione da 2.000 a 10.000 euro, con riduzione se la comunicazione avviene entro il sessantesimo giorno.
- Il trasporto di rifiuti senza il formulario (art. 193) o con dati incompleti o errati è sanzionato con una multa da 600 a 10.000 euro. Per i rifiuti pericolosi si applica l’art. 483 del codice penale.
Conclusione
L’iscrizione al RENTRI è solo una delle numerose normative con cui le imprese devono conformarsi. Garantire la conformità legislativa in ambito ambientale è cruciale per evitare sanzioni e operare serenamente.
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