Direttiva NIS 2: Nuovi obblighi di cybersecurity per le aziende

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Con la pubblicazione del D.lgs. 138/2024, anche l’Italia ha recepito la Direttiva UE 2022/2555 (dicembre 2022) “Network and Information Security”, nota come NIS 2.

La direttiva NIS 2 punta a creare una strategia unificata di cybersecurity per tutti gli Stati membri dell’UE, rafforzando la protezione dei servizi digitali a livello europeo.

Si allinea ad altre normative chiave come il GDPR, il Regolamento DORA, e il Cyber Resilience Act, affrontando le minacce informatiche sempre più avanzate e invasive, che sono aumentate notevolmente negli ultimi anni.

Questo quadro normativo offre una difesa più robusta contro i rischi informatici emergenti e promuove una maggiore sicurezza per dati e infrastrutture critiche.

La scadenza per conformarsi è fissata al 16 ottobre 2024.

Questa direttiva sostituisce la precedente NIS 1, cioè la Direttiva (UE) 2016/1148.

Cosa Cambia con la Direttiva NIS 2

La Direttiva impone un’articolata serie di obblighi, con scadenze già fissate per il 2025, che diventeranno poi regolari su base annuale.

Tra gli obblighi principali vi è la registrazione sulla piattaforma dell’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) per i soggetti coinvolti.

L’ACN specifica che la direttiva distingue tra settori critici e settori ad alta criticità, e tra operatori di servizi essenziali e operatori di servizi importanti.

Settori a cui si Applica la Direttiva NIS 2

La Direttiva NIS 2 ha esteso il proprio ambito rispetto alla precedente, includendo più settori e organizzazioni, sia pubbliche che private, per migliorare la sicurezza informatica in tutta l’UE.

Settori ad alta criticità: riguardano infrastrutture vitali per il funzionamento socioeconomico dell’UE, soggette a requisiti di sicurezza informatica stringenti (energia, trasporti, bancario, infrastrutture dei mercati finanziari, sanitario, acqua potabile, acqua reflue, infrastrutture digitali, gestione dei servizi TIC, pubblica amministrazione, spazio)

Settori critici: settori non considerati critici ma che devono comunque conformarsi agli standard di sicurezza previsti, a tutela della loro integrità e resilienza digitale (servizi postali e di corriere, gestione dei rifiuti, fabbricazione, produzione e distribuzione di sostanze chimiche, produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti, fabbricazione, fornitori di servizi digitali e ricerca).

Le Tre Logiche Fondamentali della Direttiva

  1. Governance: Responsabilità e pianificazione, incluse attività di formazione per amministratori, direttori e manager. La governance implica anche la gestione dei processi tramite un sistema di gestione.
  2. Risk Management: Processo di gestione del rischio in relazione alla sicurezza digitale, inclusi rischi fisici e ambientali. È richiesto un processo articolato di incident management, con la notifica degli incidenti entro 24 ore al CSIRT.
  3. Catena di Fornitura: La valutazione del rischio deve estendersi anche ai fornitori e partner, come provider cloud, datacenter, service provider e vendor HW/SW.

Azioni Tecniche, Operative e Organizzative

Le misure da adottare devono essere adeguate alle infrastrutture, alle risorse (macchine, dispositivi), ai sistemi e alle applicazioni utilizzate.

La formazione del personale diventa obbligatoria per assicurare che i dirigenti siano non solo competenti, ma anche consapevoli della sicurezza informatica.

Le aziende dovranno inoltre realizzare piani di continuità operativa e recupero emergenze, in ottica di business continuity.

I soggetti essenziali e importanti saranno obbligati a notificare eventuali incidenti all’ACN o al CSIRT Italia, qualora gli incidenti abbiano avuto impatto sulle attività aziendali.

Sanzioni per la Non Conformità

Come accaduto per il GDPR, la Direttiva NIS 2 prevede un quadro sanzionatorio molto severo.

Le sanzioni possono arrivare fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato annuo per i soggetti essenziali, e fino a 7 milioni di euro o all’1,4% del fatturato annuo per i soggetti importanti.

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Benefici della NIS2 per le aziende

La Direttiva NIS 2 porta vantaggi significativi alle aziende, migliorando la sicurezza digitale e la resilienza operativa.

Implementare le strategie di cyber resilience indicate dalla NIS 2 aiuta a ridurre il rischio di attacchi informatici e a promuovere la continuità operativa.

L’adozione di pratiche di gestione del rischio e di governance della sicurezza informatica favorisce lo sviluppo di una cultura aziendale orientata alla cybersecurity, aumentando la consapevolezza del personale.

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